I media digitali fanno parte della nostra quotidianità; tanto i bambini quanto i loro genitori devono imparare a gestirli. Per i genitori, vuol dire affiancare totalmente questo processo di apprendimento, introducendo i bambini nel mondo digitale e sostenendoli mentre imparano.
Molti genitori si chiedono come usare il tempo davanti allo schermo in modo sano e corretto. Una ricetta per i genitori non esiste, poiché non tutti i bambini reagiscono ai media nello stesso modo. Non basta, quindi, indicare la quantità di tempo che un bambino dovrebbe trascorrere davanti agli schermi in base alla sua età. Sono infatti fondamentali la maturità del bambino e i contenuti utilizzati.
Riducete il vostro utilizzo dei media al minimo: lo smartphone non dovrebbe mai interporsi fra lo sguardo del bambino e il vostro volto. Rivolgete la maggiore attenzione possibile al bambino. State sempre vicino al bambino quando utilizza i media.
Impostate dei limiti di tempo e utilizzate i media insieme. Discutete dei contenuti visti con il bambino. Impedite il libero utilizzo, sia dal punto di vista dei tempi che dei contenuti. Inoltre, definite dei momenti senza media (a tavola, prima di dormire ecc.)
Iniziate a usare i media come strumento creativo. In questo modo, vostro figlio imparerà cosa è possibile fare e pubblicare o ancora a cosa fare attenzione. Se il bambino sa in che modo vengono realizzati i contenuti, allora capirà anche in quale misura fidarsi dei contenuti online.
Vostro figlio utilizzerà i media digitali con una frequenza sempre maggiore. Parlate del primo smartphone, discutendo dei suoi aspetti utili, di cosa vostro figlio può fare o meno con il dispositivo. Insegnate a vostro figlio anche a maneggiarlo con cura.
Da ora, si parla di contenuti pericolosi per i giovani, del troppo tempo trascorso su Internet, di fake news oppure di discorsi offensivi in rete. Voi genitori non lasciatevi confondere, pensando che vostro figlio, probabilmente, sappia usare meglio di voi i dispositivi: la vostra competenza genitoriale risiede nel fornire aiuto quando si tratta di valutare i contenuti web. Non uscite mai dal ruolo di compagni affidabili e interessati. Dormire è importante: di notte, è meglio lasciare spenti il WLAN e Internet.
Lo psicanalista francese Serge Tisseron, con la sua famosa regola del 3-6-9-12, ha fornito ai genitori un valido ausilio all'orientamento. Nel 2018 l'ha modificata, tentando di essere all'altezza dello sviluppo velocissimo dei media digitali tramite regole più aperte.
Avete un po' di tempo? In questo entusiasmante podcast, tre esperti approfondiscono il tema, esternando le loro riflessioni a riguardo.
Qui trovate il podcast(apre una nuova finestra)
Alla fine, ciò che conta in qualsiasi momento e a qualsiasi età è esprimere la propria opinione in modo equo e rispettoso. A tal proposito, Swisscom ha creato un dossier. Qui, trovate una panoramica del tema «Hate speech».
Una protezione bambini è un software che blocca determinati contenuti su Internet oppure limita il tempo di accesso.
Tuttavia, queste app non possono essere considerate delle «babysitter tecniche»: in primo luogo, possono bloccare solo la maggior parte, ma non tutti i contenuti inadeguati per il vostro bambino. In secondo luogo, i bambini dalla creatività molto fervida trovano comunque il modo di guardare «contenuti appassionanti».
Questi strumenti sono però ottimi per i bambini in età elementare, poiché potete impedire che vadano involontariamente a finire su contenuti erotici, pornografici o con atti di brutalità.
Con «Internet Security», Swisscom, oltre a tante altre funzioni, vi offre anche la possibilità di limitare il tempo di accesso e i contenuti.
La Swisscom Internet Box vi consente di limitare in modo personalizzato il tempo trascorso online di ogni singolo dispositivo (console, smartphone, tablet ecc.).
Nel frattempo, è diventato più semplice, da genitore, gestire i contenuti, il tempo di accesso e l'utilizzo di ogni singola app.
Vi spieghiamo come usare le funzione «Protezione bambini» (AppleTM) e Family Link (AndroidTM).
Al più tardi in età da scuola dell'infanzia, i bambini iniziano a frequentarsi reciprocamente. Alcune volte dormono dai nonni oppure trascorrono il pomeriggio a casa della zia. Qui, probabilmente, ai vostri bambini viene permesso qualcosa in più rispetto a casa. Magari possono usare i media diversamente o con maggiore frequenza. Come dovete reagire?
Se a casa avete stabilito delle regole sui media, lo avete fatto in modo ponderato e consapevole. Attenetevi a questa decisione. «Ma da nonna posso!» oppure «Però il mio amico può..»: affermazioni come queste non devono portarvi precipitosamente a cambiare le regole di casa. Avete ripensamenti? Sì, ma apportate le modifiche solo dopo aver riflettuto. Attenetevi ai vostri principi e potrete star certi che vostro figlio imparerà che in situazioni diverse possono valere anche regole diverse.
Che succede se in casa del migliore amico le regole sui media sono totalmente diverse? Cosa accade se lì vostro figlio può guardare film o usare giochi che in casa gli sono vietati?
Non deve essere di certo l'amicizia tra i due a farne le spese. Rivolgetevi agli altri genitori e spiegate le vostre preoccupazioni. Le possibilità affinché i bambini trascorrano del tempo insieme sono pressoché infinite; suggerite delle alternative. Oppure trovate un compromesso (ci si accorda a «metà strada» per quanto riguarda le regole sul tempo oppure si rinuncia a determinati contenuti) quando vostro figlio si trova dal suo amico. Anche in questo caso, ciò non deve voler dire rinunciare alle vostre abitudini in fatto di uso quotidiano dei media.
Qualora doveste invece scoprire che molti altri genitori hanno stabilito regole molto più o molto meno rigide delle vostre, allora è il caso di verificare le proprie – sempre nel rispetto del proprio concetto di educazione.
Alla fine, possiamo dire: in quasi tutti gli ambiti, essendo padri o madri, siete anche dei punti di riferimento. Quando ripete a pappagallo le prime parole, quando assume i vostri atteggiamenti, quando siede a tavola e anche quando utilizza i media: vostro figlio continuerà a imitare e copiare il vostro comportamento. Michael In Albon, l'incaricato della tutela dei giovani, ha raccolto per voi i suggerimenti seguenti.
Troppo spesso i genitori sottovalutano il modo in cui i loro figli li percepiscono, quando magari vanno a vedere la partita al campo, ma contemporaneamente stanno al telefono. O quando il loro sguardo è fisso sullo smartphone, sebbene la figlioletta stia raccontando le sue avventure del giorno.
Quando possibile, date tutta l'attenzione a vostro figlio, e non lasciatevi distrarre dai media.
Quando criticate gli attori in televisione, quando non vi piace una foto su Instagram oppure quando commentate un articolo su un portale di notizie: fate attenzione ad applicare, anche per il vostro uso quotidiano dei media, le regole di buona educazione stabilite in casa.
Spiegate a vostro figlio che Internet non è uno spazio privo di regole e che anche lì sono necessari rispetto ed educazione. Si veda anche il tema «Hate speech».
In modo del tutto automatico, da genitori limitiamo l'utilizzo di Internet per i nostri figli. Al contempo, dovremmo essere così coerenti, da limitare anche il nostro utilizzo. «Sì, ma ora devo proprio lavorare», è giusto, tuttavia a vostro figlio non sembrerà giusto se vi permettete qualcosa che a loro non è consentito. In particolare durante il tempo che si trascorre in famiglia, è importante che diate il buon esempio.
Limitate, ad esempio, l'utilizzo dei media
Create, con vostro figlio, un accordo sull'utilizzo dei media. Definite, ad esempio, un giorno in cui è possibile usare liberamente i media e discutete, in famiglia, dei suoi effetti. Questi suggerimenti vi aiutano a rendere più rilassato l'uso quotidiano dei media insieme ai vostri bambini e anche a riflettere sull'utilizzo che voi stessi ne fate.
Abbiamo raccolto assieme ulteriori informazioni e contenuti sul tema «Accompagnare i bambini nel mondo digitale».
Michael In Albon è l'incaricato della tutela dei giovani nell'utilizzo dei media in Swisscom. È a vostra completa disposizione per tutte le domande sui bambini e i media.
Incaricato Tutela dei giovani nell'utilizzo dei media,
Responsabile Scuole in Internet (SII)