Mobilfunk-Antenne in hügeligem Waldgebiet
Comunicazione mobile

Al vertice, ma...

Nonostante le resistenze incontrate nel Paese, la rete 5G svizzera è tra le prime 10 in tutto il mondo, in ogni categoria, per velocità in download e in upload e per l’esperienza di gaming. Il traffico aumenta, le aspettative crescono e altri paesi considerano il potenziamento del 5G una priorità.
Esther Hüsler
Esther Hüsler, Portavoce
03 marzo 2021

La Svizzera è partita presto e bene con il 5G, sia per l’assegnazione delle frequenze da parte della ComCom, che per il potenziamento a cura dei fornitori. Tuttavia, come in altri paesi, ciò è avvenuto applicando la tecnologia 5G su antenne già esistenti. I benchmark attestano le prestazioni migliori per lo status quo. Tuttavia, la Svizzera deve ora premere l'acceleratore se vuole mantenere la sua buona posizione in classifica, perché attualmente il potenziamento della rete non riesce a tenere il passo dell’utilizzo in aumento. In soli dieci anni la quantità di dati per cliente è centuplicata. Ciò che non costruiamo oggi, è la capacità che mancherà domani.

 

Sono centinaia le domande di costruzione in sospeso, presentate per sfruttare le frequenze assegnate (3,5 Ghz) e per l’ulteriore potenziamento. E ciò è dovuto spesso alla presunta mancanza di regolamenti. Con la pubblicazione dell’aiuto all’esecuzione per la gestione delle antenne adattative da parte dell’Ufficio federale dell’ambiente, questa argomentazione non regge più. Le resistenze opposte alla costruzione delle antenne minacciano di compromettere il vantaggio conquistato dalla Svizzera che rischierebbe di ritrovarsi in fondo alla classifica del 5G – e ciò danneggerebbe l’attrattività della Svizzera per le imprese, la società e l’economia.

 

Paradossalmente alcuni paesi non dispongono dei fondi per il potenziamento del 5G, mentre in Svizzera abbiamo fornitori pronti a investire, ma con le mani legate.

 

Attualmente il potenziamento della rete non riesce a stare al passo dell’aumento dell’utilizzo. Se questo non cambia, presto perderemo posizioni, soprattutto rispetto agli Stati europei.  

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