La previsione aziendale (guidance) di Swisscom per l’esercizio in corso rimane invariata. Sono stati costituiti accantonamenti per eventuali pretese di diritto civile.
Nell’ottobre 2005, la Commissione della concorrenza COMCO ha avviato un’indagine contro Swisscom in seguito a presunti prezzi BBCS abusivi. Nella decisione di sanzionamento del 19 ottobre 2009 la COMCO ha stabilito che Swisscom deteneva una posizione dominante sul mercato della banda larga e che ne aveva abusato fino a fine 2007 per mezzo di una cosiddetta forbice costi/prezzi (ovvero un margine troppo esiguo fra i prezzi delle prestazioni preliminari e quelli pagati dai clienti finali). La COMCO ha quindi comminato a Swisscom una multa di 219 milioni di CHF. Swisscom ha presentato ricorso contro la decisione di sanzionamento presso il Tribunale amministrativo federale.
Con sentenza del 14 settembre 2015, il Tribunale amministrativo federale ha parzialmente accolto il ricorso di Swisscom confermando sostanzialmente l’accusa di abuso formulata dalla COMCO, secondo cui fino a fine 2007 Swisscom aveva applicato prezzi illeciti per prestazioni preliminari di banda larga ai suoi concorrenti per cui questi non erano stati in grado di realizzare margini sufficienti per i propri prodotti destinati ai clienti finali. Il Tribunale amministrativo federale ha tuttavia stabilito che la multa comminata dalla COMCO, pari a 219 milioni di CHF, era troppo elevata, riducendola così a 186 milioni di CHF. Swisscom ha presentato ricorso presso il Tribunale federale contro tale sentenza, che però è stato respinto. Il Tribunale federale ha confermato la sentenza di prima istanza.
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