Sponsorizzazione culturale

Più spazio al cinema svizzero

Dal cinema alla TV: Teleclub e Swisscom fanno conoscere il cinema svizzero al grande pubblico. E non solo: Teleclub è tra i principali finanziatori privati della produzione cinematografica nazionale.

Roger Baur, 4 ottobre 2018

Capita spesso che i film di successo debuttino a Soletta. Oltre ad attirare i grandi nomi, infatti, le Giornate del Cinema di Soletta sono anche un trampolino di lancio per i giovani cineasti: ogni gennaio, i talenti più promettenti si trovano fianco a fianco con l’élite degli addetti ai lavori. E Swisscom, sponsor principale dell’evento, farà in modo che sia così ancora per molti anni a venire. Questa partnership poggia su radici molto solide. Già oggi, infatti, Swisscom e Teleclub offrono all’industria cinematografica elvetica una catena di distribuzione al 100% svizzera.

Swisscom si impegna da oltre 20 anni per il cinema svizzero. Come sponsor principale del Festival del Film di Locarno e ora anche come sponsor principale delle Giornate del Cinema di Soletta.

Una cosa non da poco, in un piccolo paese come il nostro. Infatti significa coinvolgere solo operatori e referenti nazionali in tutte le fasi, dalla proiezione nei cinema Kitag alla diffusione su richiesta singola su Swisscom TV fino alla première su Teleclub. «Swisscom è un’azienda svizzera e Teleclub è un’emittente svizzera, perciò siamo molto interessati ad avere una produzione cinematografica nazionale ricca e variegata. E la sosteniamo attivamente su tutti i canali», spiega Stefan Nünlist, responsabile Comunicazione aziendale di Swisscom e referente per la partnership con Soletta. Però bisogna anche fare in modo che le pellicole nazionali non vengano sommerse dalla marea di grandi produzioni internazionali. Un esempio da seguire, secondo lui, è Swisscom TV.

Su Teleclub on Demand, Swisscom TV propone un’ampissima scelta di film svizzeri.

«Abbiamo redattori svizzeri che passano al setaccio i palinsesti e l’offerta cinematografica, scrivono le descrizioni e preparano i contributi redazionali. Sono loro a fungere per così dire da cercatori d’oro − mentre 1,5 milioni di spettatori vedono i loro consigli direttamente sullo schermo di Swisscom TV.» Ma il tentativo di offrire al cinema svizzero il palcoscenico che merita passa anche per altre piattaforme, come Bluewin.ch o la partnership con il Festival del Film di Locarno. A tutto questo va aggiunto, spiega Nünlist, che Swisscom vede il suo impegno anche in un’ottica di politica culturale:

«Avere una produzione cinematografica nazionale è molto importante perché riflette la cultura e l’identità del nostro paese. I film vanno dritti al cuore delle persone.»

Stefan Nünlist, responsabile Comunicazione aziendale Swisscom

Teleclub svolge da sempre un ruolo importante nel finanziamento diretto di nuovi film. L’emittente si è impegnata a dedicare il quattro percento dei suoi ricavi al finanziamento del cinema elvetico. Una condizione a cui, vale la pena ricordarlo, non sono soggetti gli operatori transfrontalieri di streaming o Pay TV. Nel corso degli anni, Teleclub è arrivata a finanziare un grandissimo numero di produzioni svizzere: si possono citare titoli come «Kinder der Landstrasse» (1991), «Beresina» (1998), «Mein Name ist Eugen» (2004), «Heidi» (2014) ma anche l’ultima creazione del celebre regista svizzero Michael Steiner, «Wolkenbruchs wunderliche Reise in die Arme einer Schickse», proiettato per la prima volta nel cinema Kitag Corso durante lo Zurich Film Festival. Ma già con la sua nascita, nel 1982, l’allora unico canale Pay TV in Europa offrì al cinema un nuovo palcoscenico da cui farsi conoscere. Tranne che nell’agglomerato di Basilea, infatti, la TV via cavo raggiungeva già praticamente tutta la Svizzera, ma i film sul piccolo schermo erano ancora una rarità: c’erano giorni in cui nessuno dei canali visibili, in media undici, aveva in palinsesto un film. Il CEO di Teleclub Willy Heinzelmann commenta: «Prima la SRG era l’unica emittente a trasmettere film svizzeri. Noi siamo diventati la seconda, anche se a quei tempi eravamo ancora molto piccoli. Sicuramente anche questo ha aiutato a dare nuovo slancio al cinema elvetico.»

Alcuni dei film svizzeri realizzati con il sostegno di Swisscom e Teleclub.

Forse è solo un caso, ma proprio dagli anni Ottanta il cinema svizzero ha vissuto una fase di fioritura creativa, ha abbracciato un più ricco repertorio tematico e ha raggiunto il suo apice nel 1991 con l’Oscar a «Viaggio della speranza» di Xavier Koller. Contemporaneamente si sono diffusi nuovi canali di distribuzione. È il caso di Swisscom TV, che nel 2006 ha portato per la prima volta in tutte le case il comodissimo «on demand». «Forse oggi in Svizzera non ci rendiamo pienamente conto di quanto sia stato importante questo sviluppo», dichiara Willy Heinzelmann. «È grazie ad esso che la produzione cinematografica svizzera è sempre rimasta di fascia alta. Non erano opere qualunque su una piattaforma pirata o disperse negli abissi di un enorme operatore in streaming. No, sono restate e restano opere d’arte genuinamente svizzere, a cui viene riconosciuto il posto che meritano.»


Oltre 200 film svizzeri

Su Teleclub on Demand, Swisscom TV propone oltre 200 film svizzeri da acquistare o noleggiare.