Torniamo nuovamente ai brevissimi picchi di potenza delle antenne adattive. I critici li interpretano come una grave violazione dei rigorosissimi valori preventivi svizzeri, ma la fisica ci aiuta a fare chiarezza: l’esposizione massima teorica di un’antenna adattiva da noi impiegata è di poco inferiore a 19 Volt al metro. In realtà, però, questo valore non si registra mai e persino i picchi di potenza sono molto più bassi e durano al massimo da poche frazioni di secondo a qualche secondo.
Detto questo, può davvero essere nell’interesse di un gestore di rete spingersi al limite di questa potenza massima teorica? Naturalmente no. In questo caso, infatti, l’antenna potrebbe trasmettere alla massima potenza per soli 36 secondi e poi dovrebbe azzerare del tutto la potenza per ben 5 minuti e 24 secondi in modo che la media su 6 minuti rientri sotto il limiten.
Immaginiamo una cosa simile alla stazione centrale di Zurigo: 36 secondi di collegamento dati eccellente seguiti da 5 minuti e 24 secondi di interruzione completa del segnale per centinaia di utenti? Anche le telefonate verrebbero interrotte dopo 36 secondi. Per ragioni pratiche, è nell’interesse del gestore distribuire la potenza nel modo più uniforme possibile. I 19 Volt al metro rimangono un valore ipotetico e sono ben lontani dal costituire una violazione dei valori limite vigenti.