Di cosa si è trattato? L’obiettivo della quinta ondata del "Panel svizzero dell’ambiente" era quello di esaminare come si pone la popolazione rispetto alla comunicazione mobile 5G di quinta generazione. L’indagine si è svolta nell’estate del 2020. In questi giorni sono stati resi pubblici i risultati del lavoro.
Le conclusioni cui si è giunti sono interessanti. Per i fornitori di servizi di comunicazione mobile, per le autorità responsabili e anche per chi ha un atteggiamento critico verso la comunicazione mobile. Il lavoro è stato redatto in maniera chiara e puntuale.
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Di seguito sono riportati alcuni risultati selezionati del questionario del PF, corredati (in parte) di commenti fuori dalle righe di un rappresentante degli interessi.
Fonti del grafico: Sondaggio PF nell’ambito della quinta ondata di indagine.
Molte informazioni emerse dall’indagine dei ricercatori del Politecnico Federale di Zurigo ci erano note dal nostro lavoro quotidiano. Rispetto ad alcuni risultati siamo tuttavia molto stupiti e leggiamo una certa incoerenza e contraddizione. E sì, i 50 punti in percentuale di differenza tra la posizione dei cari Ticinesi e dei chers Romands non sono quindi ammissibili? Non lo devono essere! Chi può volere che il 5G diventi un elemento di frattura nel nostro Paese caratterizzato dalla diversità e legato dall’amicizia?
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