Nanolive ha sviluppato una nuova tecnologia che rende possibile la ricerca tridimensionale su cellule vive senza danneggiarle. La procedura che fa ricorso all’impiego di un microscopio, è semplice e poco costosa rispetto ad altre soluzioni proposte dall’industria -. Con il dispositivo «3D Cell Explorer» si potranno conseguire progressi nella ricerca medica, grazie al fatto di poter testare in tempo reale gli effetti dei farmaci su cellule vive. Swisscom Ventures crede nelle potenzialità della giovane impresa e promuove l’attività di Nanolive con sostenendola con CHF 500'000 derivanti dal suo Early Stage Fund. «Siamo molto lieti di avviare una collaborazione con Swisscom. Questo contribuirà al rafforzamento delle nostre attività di sviluppo di prodotto, in modo tale che potremo offrire anche in futuro servizi innovativi per i nostri clienti», ha dichiarato Yann Cotte, CEO di Nanolive.
«Siamo convinti che la tecnologia disruptive di Nanolive offrirà un contributo significativo al miglioramento della salute dell’essere umano. Il software utilizzato consente di effettuare scansioni 3D in tempo reale su tutti i dispositivi digitali. In questo modo le nuove conoscenze potranno essere rapidamente condivise con altri ricercatori», riferisce dalla Silicon Valley Roger Wüthrich-Hasenböhler, responsabile di Swisscom Digital Business. Dominique Mégret, responsabile di Swisscom Venturing, aggiunge: «Con il nostro investimento intendiamo far progredire l'ecosistema delle start-up svizzere. Nanolive rappresenta un buon esempio di interconnessione di tecnologie orientate al futuro, quali la nanotecnologia, la biotecnologia e l’informatica medica, che per Swisscom risulta rilevante nei settori Smart Data e Cloud Services».
Insieme alle quattro start-up svizzere Advanon, Fashwell, Qumram e Xsensio, Nanolive ha trascorso una settimana entusiasmante nella Silicon Valley. Come vincitrici della quarta edizione dello Swisscom StartUp Challenge, le cinque giovani imprese hanno completato un programma personalizzato di mentoring. Questo ha incluso tra l’altro visite a investitori, potenziali partner e clienti, nonché sessioni di coaching con esperti esterni e rappresentanti dell'avamposto Swisscom.
Oltre 650 start-up si sono iscritte allo StartUp Challenge dal 2013. Le 30 finaliste degli anni 2013-2015 hanno ottenuto un totale di 50 milioni di CHF in capitale di rischio. Delle 30 start-up, 27 sono ancora attive, e una è già stata rilevata. Roger Wüthrich-Hasenböhler trae dunque un bilancio positivo da questa esperienza: «La battaglia per l’acquisizione di start-up promettenti si è intensificata negli ultimi anni. Lo StartUp Challenge e il viaggio nella Silicon Valley ci permettono di continuare ad avere accesso a eccellenti start-up nel settore high-tech».
Fondata de tre ex collaboratori di Google, Advanon consente alle PMI di finanziare le loro fatture in sospeso in modo semplice, rapido e trasparente. Sulla piattaforma online Advanon, le PMI propongono a degli investitori di finanziare le loro fatture e ottengono liquidità nel giro di 24 ore. In questo modo le imprese possono adeguare in modo ottimale il proprio fabbisogno di liquidità a breve termine all’andamento degli affari e dire addio ai lunghi tempi di attesa, mentre gli investitori hanno accesso a una nuova classe di investimenti.
Fashwell
Ogni giorno su Instagram vediamo migliaia di modelli con abiti che ci piacciono. Con l’idea di rendere accessibili i prodotti di moda in Internet e offrire l’opportunità di acquistarli, tre laureati dell'ETH hanno sviluppato Fashwell: si tratta di una app che consente di trovare online abiti e accessori di moda e dispone l’acquisto, grazie a un algoritmo relativo all’analisi dell’immagine, basato sull’apprendimento automatico.
Scienziati al servizio di altri scienziati – questo lo slogan della start-up sorta nel Parco dell’innovazione dell'EPFL di Losanna. Nanolive è una tecnologia avveniristica che, attraverso un microscopio, consente la ricerca tridimensionale su cellule vive, senza danneggiarle. Ciò permette di ottenere dei progressi in particolare nel settore della ricerca medica, grazie ad esempio alla possibilità di testare l’efficacia dei medicinali sulle cellule vive.
La start-up di Zurigo Qumram si dedica a uno dei mercati più promettenti – Big Data. Qumram è una piattaforma di Big Data su cui si può registrare in modo completo e legalmente sicuro qualsiasi tipo di informazione online e consultarla successivamente. In questo modo le imprese possono adempiere l’obbligo legale di certificazione, scoprire eventuali truffe attraverso l’analisi delle interazioni cliente e ottimizzare l’esperienza cliente.
La start-up Xsensio, nata all'EPFL di Losanna, ha sviluppato un dispositivo indossabile (wearable) che sfrutta le informazioni biochimiche della nostra pelle al fine di fornire informazioni in tempo reale in modo non invasivo sul nostro stato di salute e sul nostro benessere. Diversamente dagli altri wearable, Xsensio si basa sulla nanotecnologia e utilizza le informazioni fornite da proteine, molecole ed elettroliti dell’epidermide.
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