Un no a nuove regolamentazioni significa un sì agli investimenti

Collegamenti veloci in tutto il Paese, una concorrenza dinamica, un’ampia offerta e prezzi moderati: ecco cosa contraddistingue il mercato ICT svizzero. Nella proposta, approvata oggi, di revisione parziale della Legge sulle telecomunicazioni, il Consiglio federale riconosce che l’infrastruttura è ben ampliata e non vede pertanto necessità urgente di intervento nell’ambito della regolamentazione dell’accesso alla rete. Swisscom accoglie positivamente questa presa di posizione poiché l’ottima copertura a banda larga, il potenziamento dinamico dell’infrastruttura ICT e la vasta offerta di nuovi servizi parlano a favore del mantenimento del regime di regolamentazione in vigore.
Berna, 11 dicembre 2015

Swisscom esaminerà la proposta del Consiglio federale riguardante la revisione parziale della Legge sulle telecomunicazione ed entro fine marzo 2016 esprimerà una presa di posizione dettagliata in merito. Tuttavia è già chiaro che la Svizzera dispone di una delle più moderne infrastrutture ICT al mondo grazie a una legislazione lungimirante che favorisce gli investimenti. L’attuale copertura nel nostro Paese, ottima nel confronto internazionale, che vanta elevate larghezze di banda e grandi investimenti, si basa sull’intensa concorrenza di diversi operatori quali fornitori di servizi di comunicazione mobile, gestori di reti via cavo e aziende elettriche.

Beneficiano di questa concorrenza tra le reti non solo i clienti che dispongono di reti sempre più efficienti, ma anche i provider senza reti proprie. Possono infatti noleggiare, a prezzi di mercato, le prestazioni di rete dalle aziende elettriche o da Swisscom e offrire così ai loro clienti servizi ICT interessanti. L’accesso alle reti è anche nell’interesse dei gestori di rete che in questo modo possono ammortizzare i loro elevati costi d’investimento.

La libera concorrenza funziona, la regolamentazione preventiva frena gli investimenti

Negli ultimi anni i gestori di reti via cavo e le aziende elettriche hanno investito nella realizzazione di nuova infrastruttura e nell’ampliamento di quella esistente. Quest’anno, solo Swisscom sta investendo in Svizzera 1,75 miliardi di CHF. Considerando il sempre crescente fabbisogno di collegamenti di dati veloci, non è imminente la fine di queste opere. «L’obiettivo più importante della regolamentazione deve essere creare uno stimolo continuo a investire», afferma Urs Schaeppi, CEO di Swisscom. «Sarebbe un errore modificare il regime di accesso alla rete in vigore e applicare una specie di regolamentazione preventiva su una concorrenza sana con il risultato di ostacolare gli investimenti. Si ampliano e si realizzano nuove reti se si ha la prospettiva di essere sufficientemente ripagati per gli elevati rischi d’investimento assunti.»

Swisscom è contraria alla proposta di conferire alla Commissione delle comunicazioni (ComCom) la nuova possibilità dell’intervento d’ufficio (ex officio). L’attuale approccio basato sul primato delle trattative si è dimostrato valido, come conferma il dinamismo del mercato.

Regolamentazione inutile di roaming e neutralità della rete

Altrettanto inutile è la regolamentazione delle tariffe di roaming che da anni sono al ribasso: è in atto infatti una crescente concorrenza data da offerte alternative come ad esempio l’app di comunicazione iO o WhatsApp. Solo nel roaming, l’erosione dei prezzi in Swisscom supera nel 2015 100 milioni di CHF. Dal 13 aprile 2015 Swisscom offre un utilizzo spensierato del roaming anche nei Paesi dell’UE: telefonia illimitata, SMS e 1 GB di trasmissione dati sono già compresi in tutti i nove abbonamenti infinity plus.

Non occorre neanche disciplinare a livello legislativo la neutralità della rete. Ad oggi non esiste alcun caso in Svizzera, nel quale vengono bloccati servizi o offerte. Swisscom, Sunrise, Salt Mobile SA, UPC Cablecom e l’associazione Suissedigital hanno già sottoscritto a novembre 2014 un Codice di condotta per la neutralità della rete. Le aziende garantiscono una rete internet aperta e la concorrenza delle infrastrutture mette al sicuro la neutralità della rete. Da settembre 2015, un organo di conciliazione funge da intermediario per le controversie tra i clienti e i fornitori di servizi internet in caso di un’eventuale violazione del codice. Diversamente dalle soluzioni legislative, quelle a livello di settore sono semplici e rapide da realizzare, si orientano in modo più flessibile ai nuovi fabbisogni e rispettano i consolidati principi svizzeri.

Vale invece la pena esaminare alcune modifiche agli sviluppi tecnici e nell’ambito della protezione dei consumatori e dei minori che non richiedono tuttavia alcuna revisione della Legge sulle telecomunicazioni. Anche Swisscom è del parere che le chiamate pubblicitarie indesiderate vadano vietate. Swisscom e il settore stanno già dialogando con organizzazioni di tutela dei consumatori, con autorità e con concorrenti per trovare una soluzione orientata al cliente e rispondente ai pertinenti requisiti tecnici e giuridici. Swisscom ha partecipato nel settembre 2015 alla tavola rotonda organizzata dall’Alleanza delle organizzazioni dei consumatori e collaborerà ai gruppi di lavoro.

Swisscom è concorde con il Consiglio federale nel ritenere che attualmente il mercato svizzero offra un ricco e variegato assortimento di offerte interessanti per le più svariate esigenze. Sono ottenibili collegamenti internet veloci anche senza telefonia e TV. Non è quindi necessario regolamentare le offerte combinate.


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