Life Balance

Arte, perseveranza e incontri con l'ignoto

Lukasz è uno sviluppatore di Swisscom. In questo ritratto dei dipendenti racconta le sue esperienze, le sfide e i successi. Ci dà un'idea del suo lavoro quotidiano, dai primi passi nella programmazione ai progetti più complessi. Lasciatevi ispirare e scoprite la passione e l'impegno che stanno dietro al lavoro di uno sviluppatore.

Qual è stato il più grande shock dopo l'ingresso in Swisscom DSC Rotterdam?

L'atmosfera di una start-up, dove tutto viene costruito da zero... È molto interessante vedere il caos in modo positivo. Si ha la sensazione di far parte di questa bella comunità e di avervi contribuito in qualche modo!

Qual è la cosa più bella del lavoro in Swisscom?

Le persone, sicuramente!

In Swisscom abbiamo un gruppo vivace di giovani supereroi coraggiosi e proattivi che escono dalla loro zona di comfort per ottenere il meglio da se stessi, rischiano e non si arrendono mai. Lo scambio culturale tra noi è come un festival globale senza interruzioni.

Qual è la differenza rispetto ai suoi precedenti datori di lavoro?

Swisscom è una ventata di aria fresca rispetto alla mia esperienza bancaria tradizionale. Qui non siamo solo ingranaggi! Abbiamo voce in capitolo, lavoriamo con le tecnologie più recenti e diamo attivamente forma alla strategia; non siamo solo informati, ma siamo sempre partecipi dei concetti di soluzione e la nostra voce viene ascoltata.

Qual è il più grande vantaggio di questo entusiasmante miscuglio culturale?

I miei colleghi provenienti da altri Paesi mi dimostrano che non esiste una sola soluzione a un problema, ma che per ogni problema ci sono più soluzioni possibili. Un ambiente molto aperto.

Come è cambiato da quando ha iniziato a lavorare per Swisscom?

Swisscom è stato un importante momento di crescita personale per me come ingegnere del software. Ho lavorato in diversi team, progetti e configurazioni senza mai sforzarmi più del necessario. Ora sono sicuro di poter affrontare qualsiasi cosa mi capiti a tiro.

Qual è il suo rituale di lavoro preferito?

Direi il pranzo culturale. Ogni tanto organizziamo un pranzo culturale in cui i nostri colleghi internazionali ci deliziano con i loro piatti tipici. È come una festa mondiale della cucina in cui è possibile assaporare prelibatezze e allo stesso tempo conoscere altre culture.

Qual è il tuo hobby o talento preferito?

Mi piace viaggiare e scoprire siti culturali famosi. È emozionante vederli con i miei occhi e assaggiare il cibo originale. Essendo una grande appassionata di street art e di musei d'arte, trovo la combinazione di viaggio e arte incredibilmente appagante. Ogni singola opera d'arte ha il potere di lasciare un'impronta duratura nel mondo. Sebbene la street art sia effimera, ha un fascino particolare grazie alla sua fama passeggera.

In un mondo dominato dalla globalizzazione e dalla produzione di massa, è importante apprezzare e cercare l'unicità che ancora esiste.

Cosa hanno in comune la maratona e il suo lavoro nel campo del DevOps?

Entrambi mi hanno insegnato l'importanza della perseveranza e dell'andare passo dopo passo. Ho imparato ad andare avanti, anche quando mi sentivo dolore o affrontavo situazioni difficili. Non c'è dolore, né guadagno, sia nella corsa che nella programmazione!

È una filosofia di vita o un mantra?

Il mio motto è uscire dalla mia zona di comfort. La vita diventa interessante ed emozionante quando si sfida se stessi e ci si avventura verso l'ignoto. Quando si è più grandi, questo diventa più difficile, quindi ho paura di rimanere fermo e di non fare nulla di bello o di nuovo.

Ecco perché continuo a superare i miei limiti, a fare nuove esperienze e ad assicurarmi di non smettere mai di crescere!

Aneta Dolinska

Aneta Dolinska

Scrum Master / Team Coach

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