Klingsor Ziörjen, fondatore e direttore di dplan AG
dplan, fornitore di servizi IT, integra oramai da quattro anni le soluzioni cloud di Swisscom nei propri prodotti. La collaborazione è fruttuosa e, secondo il fondatore e direttore di dplan Klingsor Ziörjen, ha un grande potenziale.
dplan elabora e gestisce soluzioni infrastrutturali ICT per i propri clienti, prevalentemente PMI e grandi aziende. Non senza orgoglio, Klingsor Ziörjen spiega che nel frattempo la sua azienda impiega 55 collaboratori in quattro sedi. Per conseguire un simile successo, è indispensabile fiutare le nuove opportunità, anche sull’attuale mercato ICT. Ziörjen ne è convinto: «Se un integratore pensa che il cloud non abbia un futuro, perde l’appuntamento con la storia.»
Ziörjen ha subito riconosciuto il potenziale delle soluzioni basate sul cloud. Sin dal 2014 dplan è stata tra le prime aziende ad esternalizzare la propria infrastruttura nel cloud di Swisscom. E aveva idee chiare: voleva infatti implementare in modo professionale la decisione strategica di diventare un integratore cloud. «Volevamo dapprima scottarci le dita, prima di proporre le soluzioni Swisscom ai nostri clienti», ricorda Ziörjen mentre sorride. Il test interno funzionò perfettamente e già sei mesi dopo, dplan era in grado di offrire le prime soluzioni cloud ai propri clienti. Inizialmente il nuovo modello commerciale fece fatica a decollare. «I clienti non erano abituati all’idea di non avere più i propri dati fisicamente in una ‹scatola in lamiera› nella propria cantina e pure i prezzi erano assai elevati. La svolta è arrivata nel 2017, e nel 2018 già un progetto su due veniva realizzato nel cloud», spiega Ziörjen.
«Swisscom è un partner forte. Posso dormire tranquillo.»
Klingsor Ziörjen, fondatore e direttore di dplan AG
Furto di dati, errori di sistema, interlocutori disseminati nel mondo intero e difficilmente raggiungibili: vi sono più obiezioni nei confronti del cloud che tasti su una tastiera. «Grazie alla reputazione del nostro partner Swisscom, possiamo rispondere perfettamente a tali obiezioni», afferma Ziörjen, ricordando le sue esperienze. «I dati sono archiviati in sicurezza in Svizzera, ed anche il foro legale si trova in Svizzera. È un aspetto decisamente importante per i nostri clienti. E Swisscom non potrebbe semplicemente permettersi di avere problemi con una PMI a causa della perdita di dati. Il danno d’immagine sarebbe enorme.» Quali altri argomenti convincono i clienti? «Ci chiedono spesso con quale partner operiamo e, quando rispondiamo Swisscom, la reazione è molto positiva. Anche il fatto che noi stessi lavoriamo nel cloud di Swisscom genera fiducia. E, mi auguro che non capiti mai, anche se la nostra ditta dovesse scomparire, i nostri clienti possono continuare a lavorare nel cloud senza alcun problema.»
Ziörjen spiega che l’accesso al modello di partnership di Swisscom è molto semplice. Dopo un workshop introduttivo, dplan ha sviluppato un concetto tecnico e lo ha fatto approvare da Swisscom. Swisscom mette a disposizione un’offerta completa di prestazioni cloud (Dynamic Computing Services), connessioni e sicurezza. Ziörjen precisa: «Ciò ci consente di proporre ai nostri clienti delle soluzioni unificate che funzionano perfettamente. Facciamo il punto della situazione insieme al cliente, dopodiché gli sottoponiamo una proposta sulle risorse necessarie. In tale ottica la scalabilità dei servizi cloud è molto interessante: per usufruire di maggiori prestazioni il cliente preme semplicemente un pulsante. È una flessibilità di cui è difficile disporre con un’infrastruttura interna. I prezzi invece sono meno dinamici. «Qui tutto è fisso, non vi sono sorprese. Inoltre il fatto di poter fruire un’assistenza da parte di persone affidabili che hanno un nome e un volto è molto apprezzato.»
Quale consiglio Klingsor Ziörjen si sente di dare ad altri fornitori di servizi ICT? «Li invito a confrontarsi sulle nuove modalità di lavoro. Tutto diventa più flessibile, i posti di lavoro e le infrastrutture fisse scompaiono, si lavora ovunque senza soluzione di continuità. Tutto funziona meglio senza dover conservare i proprio dati in cantina. Il cloud ha un potenziale enorme.»