Hyperloop è un sistema di trasporto ultraveloce e a basso impianto ambientale che in futuro potrà diventare realtà. Si tratta di un progetto di ricerca in cui il Politecnico federale di Losanna («EPFL») sta investendo molte energie da anni. In tutto questo gioca un ruolo chiave la rete mobile Swisscom.
Testo: Armin Schädeli , Immagini: Swisscom
23 agosto 2022
Cosa hanno in comune un tour di Stoccolma, un laptop prodotto in Asia e il caffè dell’Ecuador che beviamo a colazione? A prima vista niente, eppure in tutti e tre i casi c’è di mezzo un viaggio. Viaggiare è un lusso a cui si rinuncerebbe a malincuore. Molti prodotti di uso quotidiano provengono da altri paesi e percorrono migliaia di chilometri per giungere fino a noi. Non sarebbe allora fantastico poter trasportare merci e persone nel modo più ecologico ed efficiente possibile? È proprio questa l’idea alla base di Hyperloop.
Hyperloop è un sistema futuristico di trasporto pubblico. Si tratta di una soluzione di trasporto via terra ultraveloce, costituita da tubi che collegano le varie destinazioni. All’interno dei tubi viene generata una depressione e i veicoli, le cosiddette capsule, raggiungono velocità elevatissime grazie al ridotto attrito dell’aria. Il vantaggio di Hyperloop sta proprio in queste straordinarie velocità che superano i 600 chilometri all’ora. Ciò consentirebbe infatti di ridurre enormemente i tempi di viaggio tra le grandi città. Questo sistema sarebbe inoltre a bassissimo impatto ambientale, soprattutto se paragonato al trasporto aereo, poiché l’obiettivo è garantire un funzionamento basato unicamente su energia elettrica prodotta in modo sostenibile.
L’EPFL ha allestito da circa un anno il primo tracciato di prova Hyperloop di tutta Europa. «Qui una dozzina circa di studiosi sta lavorando al futuro del trasporto pubblico», riferisce Andreas Burg, professore di telecomunicazioni all’EPFL. La struttura di prova circolare del campus simula un percorso Hyperloop infinito. All’interno è impiegata una capsula comandata a distanza. «Per poter controllare la capsula serve una rete wireless», spiega Andreas Burg. È qui che entra in gioco il 5G: per consentire il controllo della capsula in tempo reale, Swisscom ha predisposto l’impianto per il 5G, l’ultima generazione di telefonia mobile. Adrian Schumacher, esperto di reti mobili di Swisscom, spiega: «I tubi depressurizzati di Hyperloop sono metallici e schermano fortemente i segnali della rete mobile». Swisscom ha quindi integrato nella struttura una cella dedicata. Continua Adrian Schumacher: «Le capsule viaggiano a velocità elevatissime, il che impone requisiti stringenti in termini di trasmissione wireless dei dati. Il 5G, la nuova generazione di telefonia mobile, è l’ideale per gestire una grande quantità di dati riducendo fortemente la latenza e dunque i tempi di reazione». Rispetto al 4G, la rete 5G ha due grandi vantaggi che giocano a suo favore: una larghezza di banda elevata e una bassa latenza.
«Grazie alla rete 5G possiamo controllare la capsula e raccogliere dati essenziali per proseguire le ricerche sull’Hyperloop».
Andreas Burg
Ricerca e sviluppo continueranno anche dopo l’estate 2022, quando l’EPFL metterà in funzione ufficialmente Hyperloop.
Pronti per il futuro grazie al 5G
Alla base di questo sistema di trasporto c’è la rete mobile. Il 5G aiuta il progetto di ricerca e sviluppo di Hyperloop. Tutto questo per avvicinarsi all’obiettivo di poter trasportare merci e persone nel modo più ecologico ed efficiente possibile.