È stata creata una nuova distinzione fra tre categorie: «aperta», «specifica» e «certificata». La categoria soggetta a certificazione si applica per l’esercizio di droni con rischio elevato, come ad esempio per il trasporto di persone o di merci pericolose. In Svizzera e nell’UE oggi come oggi non si assiste ancora all’impiego di droni soggetti a certificazione: le regole in materia sono in corso di definizione. La maggior parte delle persone sono piloti amatoriali con droni di categoria aperta. Bisogna sostenere un esame online e l’età minima è di 12 anni. Inoltre, i droni di categoria aperta non possono salire oltre i 120 metri di altitudine, devono essere sempre operati mantenendo il contatto visivo ed essere provvisti di registrazione e identificazione ufficiali.
I droni rientrano nella categoria specifica qualora non rispettino i criteri della categoria aperta. Ad esempio se vengono operati senza contatto visivo diretto, la quota massima di volo supera i 120 metri oppure viene impiegato un drone avente una massa massima al decollo superiore a 25 kg. In questo caso, il volo deve essere preceduto dalla determinazione del rischio derivante da un’operazione complessa con i droni. Esistono diverse procedure di autorizzazione, tra cui il metodo detto «Specific Operations Risk Assessment» (SORA(apre una nuova finestra)).