Ci siamo completamente reinventati
Quest’anno Swisscom Broadcast ha spento venti candeline. Bilancio di una storia gloriosa e ricca di cambiamenti con il CEO Dominik Müller.
Quest’anno Swisscom Broadcast ha spento venti candeline. Bilancio di una storia gloriosa e ricca di cambiamenti con il CEO Dominik Müller.
"La nostra azienda affonda le sue radici nell’era delle PTT. Fin dagli anni Cinquanta, il compito principale era portare i segnali radiotelevisivi nelle case degli svizzeri. Per riuscirci, in alcuni dei luoghi più emblematici del paese sono state costruite antenne di trasmissione grazie alle quali i segnali provenienti dagli studi televisivi arrivavano agli schermi nei salotti. Operando come monopolista, le preoccupazioni erano poche: l’unica cosa importante era garantire un collegamento sicuro e privo di disturbi o interruzioni. Nel corso degli anni, però, la nostra attività ha subito una vera e propria rivoluzione. Ci siamo completamente reinventati."
La vecchia torre di trasmissione sul Bantiger nel 1954
"Per prima cosa ci siamo chiesti: cosa sappiamo fare davvero bene? E chi può trarne beneficio? La risposta era evidente: garantiamo collegamenti sicuri – in ogni situazione. Questo è particolarmente importante per i clienti che necessitano di un alto livello di sicurezza delle comunicazioni – si pensi ad esempio ai corpi di polizia, alla Rega o agli impianti di risalita –, ma anche il settore degli eventi non può fare a meno di trasmissioni sicure. Perciò abbiamo deciso di muoverci proprio lungo queste direttrici. Ad esempio abbiamo arricchito il nostro portafoglio con i servizi Polycom per le organizzazioni di pronto intervento, la radiocomunicazione a scopo professionale, la videosorveglianza, l’Event ICT o la difesa dai droni – e non abbiamo ancora finito. In questo momento stiamo testando una rete radio di emergenza che garantisce alle aziende una comunicazione sicura anche se si verifica un blackout di lunga durata."
"Io la chiamo differenziazione. E in ogni caso, tutti i nostri prodotti e servizi hanno una cosa in comune: mirano a garantire collegamenti sicuri ai clienti che necessitano di un alto livello di sicurezza. È quello che sappiamo fare e continueremo a farlo. "
"Perlopiù con un atteggiamento positivo. La maggior parte dei collaboratori di Swisscom Broadcast sa bene che i vecchi tempi sono finiti e che ci dobbiamo comportare come una PMI agile se vogliamo rimanere sul mercato. Questo significa anche sfruttare le opportunità della digitalizzazione, sia con offerte migliori per i nostri clienti che ottimizzando i nostri processi interni. Vedo collaboratori motivati che non si lasciano sfuggire queste opportunità e contribuiscono attivamente al cambiamento. È perfettamente comprensibile che qualcuno ogni tanto si abbandoni per un attimo alla nostalgia, ma l’importante è che tutti insieme guardiamo verso il futuro."
"Sempre la digitalizzazione, perché è tutt’altro che terminata. A volte ho l’impressione che arrivino sul mercato nuove tecnologie ogni sei mesi. Dovremo continuare a impegnarci per tenere il passo, perché vogliamo essere sempre i primi ad adottarle e trarne tutti i benefici possibili. Però naturalmente non possiamo trascurare nemmeno gli sviluppi globali come la penuria di energia elettrica o le carenze di approvvigionamento."
"Sì, segnerà un’altra tappa nella nostra storia. Ma abbiamo già fatto molte esperienze importanti, anche a livello culturale, con la dismissione della DVB-T nel 2019 traendone tutte le lezioni del caso, perciò questo nuovo cambiamento non mi spaventa."
«Devo essere sincero: non riesco a immaginare un lavoro più interessante»
Dominik Müller, CEO Swisscom Broadcast
"Siamo una PMI fortemente integrata in un grande gruppo aziendale. Per questo abbiamo tutta l’agilità che ci occorre ma anche una stabilità che ci permette di lavorare tranquilli. È una combinazione molto rara in Svizzera. Inoltre, negli anni scorsi abbiamo dimostrato a più riprese che sappiamo reagire con dinamismo all’evoluzione del mercato. Siamo entrati in settori nuovi, affermandoci e facendoci un nome in tempi piuttosto brevi. Penso ad esempio a tutto ciò che riguarda gli eventi: oggi trasmettiamo partite di calcio e vertici economici in tutto il mondo. Anche la videosorveglianza e la videoanalisi sono un settore in cui ci siamo affermati rapidamente sul mercato. Con l’acquisizione della Audio-Video G+M vogliamo diventare i numeri 1 nel mercato elvetico."
"Io sono di Ostermundigen, perciò la sede di trasmissione del Bantiger è fortemente legata a tanti miei ricordi d’infanzia. Quando avevo all’incirca dieci anni, con la mia classe abbiamo fatto un’escursione notturna per guardare l’alba sul Bantiger. Conservo una memoria vivida del lungo sentiero illuminato dalle torce. Poi, forse ancora più importante, dalla mia cameretta potevo vedere la torre di trasmissione. Ricordo ancora quando è stata costruita la nuova torre e quella vecchia è scomparsa a poco a poco. L’antenna mi ha sempre affascinato, fin da quando ero un ragazzino. Non avrei mai immaginato che un giorno sarei arrivato ai vertici dell’azienda responsabile dell’antenna sul Bantiger."
"Fantastica, direi! Quello che facciamo suscita in me ancora forti emozioni. Ci muoviamo all’intersezione tra le tecnologie stabili e più tradizionali, come la radiofonia e i ponti radio, e le tecnologie all’avanguardia e in rapidissima evoluzione come la videosorveglianza, l’intelligenza artificiale e lo streaming. Il mio compito è tenere in equilibrio tutti questi elementi."
Dominik Müller ha assunto la posizione di CEO a novembre 2019 e da allora guida Swisscom Broadcast nella trasformazione digitale. Bernese, la sua aspirazione è sfruttare il potenziale delle nuove tecnologie per entusiasmare i clienti ed esplorare nuove opportunità di business. Dominik Müller è ingegnere elettrico di formazione ed è entrato in Swisscom Broadcast SA nel 2009 per ricoprire il ruolo di Head of Product Management, a cui ha fatto seguito la nomina a COO nel 2015.
Per saperne di più sul nostro 20° anniversario, consultate la nostra cronaca(apre una nuova finestra).