«Non si tratta solo di misurare i flussi di visitatori», spiega Daniel Gasser. Per molti responsabili, le informazioni più interessanti vengono dai cosiddetti live data. Questi permettono di sapere, ad esempio, che cosa succede in vari punti della struttura e quante persone sono presenti. Al raggiungimento di determinati indicatori o valori limite, la soluzione può inviare automaticamente una notifica a determinate persone o funzioni. Facciamo alcuni esempi: se uno scaffale è vuoto, il sistema può mandare una notifica automatica a chi ha il compito di riempirlo. «Chi lavora con dati certi, può affrontare meglio le emergenze», spiega Daniel Gasser. Sa, ad esempio, quali uscite di sicurezza e vie di fuga devono essere aperte in maniera prioritaria in caso di evacuazione e dove è necessario che arrivino i veicoli di emergenza. «Chi non vuole decidere in base a stime e supposizioni, ma in funzione della realtà dei fatti, ha tutto l’interesse a implementare questo tipo di sistemi.»
Con Crowd Insider, inoltre, i responsabili possono migliorare i l’efficienza dei processi. Le operazioni di manutenzione e smaltimento, ad esempio, diventano più precise e possono essere eseguite quando danno meno fastidio ai clienti. Le squadre di pulizia possono intervenire quando in una zona viene superata una determinata quantità di persone oppure pulire più spesso l’ingresso, che è fondamentale per fare una buona prima impressione.