Volete mettervi in proprio? Vale la pena considerare di rilevare un’azienda invece di fondarne una propria. Si prospettano infatti interessanti opportunità. Questo articolo vi illustrerà a cosa prestare attenzione, aiutandovi anche nella valutazione dell’infrastruttura ICT.
Avete sempre sognato di essere capi di voi stessi? La logica direbbe di fondare un’azienda tutta vostra con alla base una brillante idea di business. Prima di procedere, vale tuttavia la pena analizzare con attenzione il panorama imprenditoriale elvetico di oggi. Un’attuale studio sulla successione aziendale in Svizzera (in tedesco) ha infatti messo in luce come in circa 75’000 imprese, corrispondenti al 13 percento delle aziende registrate nel registro di commercio, la successione non sia ancora disciplinata. Ci sono quindi buone probabilità di trovare tra quelle già avviate un’azienda che ben incarni la vostra visione del futuro.
Rilevare vs. fondare un’azienda: che cosa significa?
La differenza sostanziale risiede nel fatto che chi rileva un’attività non deve costruire un’azienda da zero, il che ha i suoi pro e i suoi contro. Un’impresa avviata è già posizionata sul mercato insieme ai servizi o ai prodotti che offre ed è legata da rapporti consolidati ai clienti e ai fornitori. Vi inserite in una struttura stabile associata di norma a un ambiente di lavoro economico che genera sin dall’inizio fatturato e guadagni. Il salario è così garantito e i prestiti derivanti dall’acquisizione dell’azienda possono essere estinti con una certa sicurezza.
Il tutto accompagnato da personale esperto, know-how, infrastrutture e processi. È presente una cultura aziendale consolidata che fa funzionare l’attività senza intoppi. «Squadra che vince non si cambia»? I cambiamenti radicali rappresentano sempre una sfida. Ecco perché chi rileva un’impresa deve avere le idee chiare e un buon fiuto per le persone. Mettete in campo sensibilità e competenze sociali nell’inserirvi nel tessuto aziendale esistente.
Rilevare un’azienda = tutelare posti di lavoro
A differenza di chi fonda un’azienda tutta propria o una start-up, chi rileva un’impresa non è necessariamente spinto dal desiderio di attuare un’idea brillante. Anzi, con questo gesto egli dà il proprio contributo alla società, mantenendo vivi posti di lavoro e competenze e dando nuova linfa a una tradizione spesso frutto di anni e anni di lavoro.
Nei prossimi cinque anni, in Svizzera il destino di circa mezzo milione di posti di lavoro dipenderà dall’acquisizione di imprese. Ma non è tutto: se un’azienda non viene rilevata, anche il know-how e le entrate fiscali andranno persi.
Preservare le punte di diamante
Com’è la situazione in Svizzera? Le seguenti cifre offrono una panoramica approfondita del mondo delle successioni non ancora regolamentate, accompagnandovi in un percorso per mettervi in proprio che forse non avevate ancora considerato. Questo problema colpisce alcuni settori più di altri, ma può anche essere indice del fatto che un comparto sta vivendo una fase di lento declino. Vale la pena verificare con attenzione i settori in cui manca una disciplina della successione e valutarne il potenziale.
Lo studio di Bisnode evidenzia che in Svizzera sono le aziende medio-grandi con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 249 a essere rilevate più di frequente. Ciò è dovuto soprattutto a ragioni di efficienza, poiché il processo e il relativo successo di una struttura organizzativa che evolve già da diverse generazioni risulta così accelerato.
Viceversa, nelle imprese più piccole non è spesso presente un piano di successione concreto. Ed è proprio qui che troviamo alcune punte di diamante guidate da imprenditori che hanno fatto della loro passione un mestiere. Parliamo di piccole manifatture, del commercio al dettaglio o di aziende del settore dei servizi: realtà più uniche che rare che vale la pena esplorare.
Chi va piano, va sano e va lontano
Occorre anche essere perseveranti: il percorso che porta a rilevare un’azienda, dal primo contatto fino alle fasi finali, può richiedere in base alla tipologia di cessione fino a cinque anni. Soprattutto quando il trasferimento non avviene all’interno della cerchia familiare, non è raro essere coinvolti in ampie tornate negoziali prima che il titolare arrivi a cedere l’opera di una vita senza pesi sulla coscienza.
L’intensa fase che porta a rilevare l’azienda è preziosa anche per chi subentra, per farsi un’idea chiara del portafoglio, delle finanze, dei processi, della cultura e delle risorse. Le forme di trasferimento più comuni sono le seguenti:
- Family buy-out: l’impresa subisce un passaggio all’interno della famiglia, ad esempio di padre in figlio. Un’azienda a conduzione familiare passa così di generazione in generazione. Il presupposto fondamentale per un trasferimento solido e di successo all’interno della cerchia familiare è rappresentato da una chiara situazione finanziaria e da ruoli ben definiti.
- Management buy-out: l’azienda viene trasferita ai responsabili del management, dunque ai collaboratori o ai dirigenti. Il vantaggio di questo sistema è dato dal fatto che vi è già una certa dimestichezza con i processi e la cultura imprenditoriale e il personale conosce il nuovo capo.
- Management buy-in: è la forma di trasferimento che richiede più tempo. L’attività passa a nuovi responsabili del management, ossia entra in scena un nuovo gerente.
Fiuto per gli affari
Qual è la differenza tra chi rileva con successo un’azienda e chi fonda un’impresa o una start-up tutta propria? I primi lottano spesso in solitaria, mentre i secondi preferiscono muoversi in squadra. D’altro canto, anche i neoimprenditori possono imparare qualcosa da chi rileva un’azienda, soprattutto quando si tratta di affari: chi rileva un’impresa «ha già dedicato tante energie a un’attività e al mercato e va dunque incontro ad un rischio minore», afferma Simon May, gerente dell’Institut für Jungunternehmen (IFJ), istituto a sostegno delle giovani imprese, in un’intervista rilasciata alla rivista «Nachfolgemagazin». «Chi acquista e chi vende ha in mente un business plan pensato per assumere un ruolo di guida e raggiungere una certa dimensione. Chi fonda un’azienda dovrebbe procedere allo stesso modo. È lui il capo e come tale deve occuparsi di tutto. Ciò significa comprendere la realtà imprenditoriale e studiare con attenzione il proprio modello commerciale. Sembra banale chiedersi: cosa vendo a chi e a quale prezzo? Ma una risposta che sia garanzia di successo e che scenda fin nei minimi dettagli è spesso tutt’altro che scontata».
Finora abbiamo evidenziato come rilevare un’azienda abbia molti lati positivi: perché allora è più folta la compagine di chi desidera creare un’attività tutta propria invece di portare avanti un’impresa già avviata? «Creare qualcosa di nuovo ha un grandissimo fascino. È la realizzazione di un sogno. Anche l’attenzione mediatica che celebra una nuova azienda di successo è senza dubbio «seducente» », afferma May.
Rilevare un’impresa e valutarne l’infrastruttura
Un’analisi accurata dell’infrastruttura aziendale mette al riparo da costi inattesi e mostra dove poter intervenire. Dalla sede e dall’edificio, passando per i macchinari, i mobili, l’hardware e il software, fino alla comunicazione: prima di rilevare un’azienda occorre valutare con attenzione l’infrastruttura di cui dispone, analizzarla criticamente e prevedere eventuali costi necessari per portare l’impresa al livello degli standard attuali richiesti dal settore.
Processi ottimizzati, soluzioni mobili e modelli di cooperazione al passo con i tempi migliorano la cultura aziendale e la soddisfazione della clientela. Questi fattori sono inoltre fondamentali per preparare l’azienda appena rilevata ad affrontare il futuro e per conquistare nuove fasce di clienti.
La seguente serie di domande vi aiuterà a valutare lo stato dell’infrastruttura ICT della vostra futura impresa e a chiarire importanti questioni con il proprietario.