Quali sono i costi reali di un server locale

Cosa funziona meglio per la mia azienda, un supporto IT con server locale o una soluzione cloud? Se volete davvero rispondere correttamente a questa domanda, dovete conoscere i costi effettivi, anche quelli nascosti. Una lista di controllo vi aiuterà a prendere una decisione.

Continuare con un’infrastruttura locale o utilizzare una soluzione cloud? Per rispondere a questa domanda, bisogna prima conoscere il costo attuale del server locale (fisico). Il processo è simile a quello di un’automobile: non basta conoscere il prezzo d’acquisto. Bisogna anche tener conto dei costi di gestione come il carburante/l’elettricità, l’assicurazione, le riparazioni, l’ammortamento, ecc.

Tali costi nascosti, non contemplati su una fattura nella contabilità, sorgono anche con i server locali dell’azienda. È necessario conoscere questi importi per avere una panoramica dei costi totali, nota anche come «Total Cost of Ownership» (TCO). La seguente lista di controllo vi fornisce i fattori di costo essenziali.

Quali costi emergono con un server locale

Per la valutazione più completa dei costi effettivi, è necessario considerare (almeno) i seguenti fattori:

Acquisizione

• Costi per l’hardware, periferica inclusa: dischi rigidi, schermi, supporti di backup, rete, alimentazione ininterrotta di corrente, raffreddamento, rack, ecc.
• Licenze software per il sistema operativo e le applicazioni; eventualmente sono previste licenze utenti come CAL (Client Access Licences per Windows Server), banche dati, software aziendali ecc.
• Costi per l’installazione e la messa in servizio, compresi il lavoro necessario per la valutazione di un sistema adeguato e quello per l’installazione e la configurazione (da parte del partner IT)

Funzionamento

• Costi di licenza ricorrenti (abbonamento software)
• Costi per il backup (supporti di memoria)
• Ammortamenti
• Costi per il fornitore esterno di servizi IT (contratto di manutenzione, chiamate di supporto, incarichi in loco, ecc.)
• Dispendio per aggiornamenti software di grandi dimensioni, ad esempio per l’installazione di una nuova versione di Windows
• Costi per la sostituzione dell’hardware
• Costi energetici per server ed eventuale climatizzazione

Spese per il personale

• La percentuale di posti di lavoro che i singoli collaboratori dedicano a mansioni IT come gli aggiornamenti del software, l’amministrazione degli utenti o la comunicazione con il fornitore esterno di servizi IT. Questi costi sono derivati dal salario lordo.

Costi in caso di guasto

• Le ore di lavoro perse all’anno a causa di un guasto al server (tempo durante il quale i collaboratori non possono lavorare)
• Costi per il ripristino in caso di guasto dell’hardware
• In termini di gestione del rischio: quali costi o quali danni insorgono in caso di un attacco informatico, ad esempio se un ransomware crittografa tutti i dati? Si tratta di fattori quali l’interruzione dell’attività, i costi per gli specialisti esterni e anche le spese per il ripristino

Confrontare i costi del server locale e del cloud

Solo quando si ha una panoramica dei costi effettivi della propria infrastruttura IT si può fare un confronto accurato con le spese per una soluzione cloud. L’approccio migliore dipende infatti dalle esigenze individuali. I costi sono un fattore importante. Ma anche le esigenze legate all’utilizzo rivestono un ruolo importante, ad esempio la scalabilità o l’accesso dall’esterno. Sono proprio le aziende in crescita o quelle con un crescente fabbisogno di risorse IT a beneficiare della maggiore scalabilità delle soluzioni cloud.

Il modo più semplice per ricevere supporto nel processo decisionale è avvalersidi un calcolatore basato sul calcolo di un modello e sui vostri dati. Questo vi darà un quadro chiaro e il più completo possibile.

Versione aggiornata e integrata di un articolo del mese di dicembre 2021.