Perché anche i dati nel cloud devono essere sottoposti a backup (uomo seduto sotto la protezione di un ombrellone)
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Perché il i dati nel cloud hanno bisogno di un backup

E-mail, chat, riunioni virtuali e archiviazione online: il cloud ha influenzato in modo determinante la collaborazione all’interno delle aziende. Ma chi protegge dalla perdita tutti i dati che vengono condivisi e salvati tramite cloud?

Grazie alla connessione cloud, con le moderne soluzioni software tutti i file sono di nuovo sul computer dopo pochi clic in caso di perdita accidentale dei dati. Ma proprio tutti?

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Dipende. I fornitori di servizi cloud come Microsoft, Amazon o Google sono responsabili della disponibilità e della gestione della propria infrastruttura. In tale contesto, i dati dei clienti vengono salvati in modo ridondante (più volte) al fine di scongiurare una perdita di dati a causa del guasto dell’hardware o di un centro di calcolo. Tuttavia, siete voi stessi responsabili della protezione dei vostri dati e quindi di un backup continuo. Questo vale se gestite i vostri server nel cloud (server virtuali), ma anche se utilizzate pacchetti completi come Microsoft 365.

Scenari per un backup dei dati nel cloud

I file crittografati dal ransomware, danneggiati o accidentalmente sovrascritti o cancellati possono essere ripristinati negli archivi cloud come SharePoint. Tuttavia, con una soluzione di backup aggiuntiva questo processo è di solito più semplice. Questo vale anche per le e-mail in un account Exchange. Un altro motivo importante per salvare i dati dal cloud sono i termini di conservazione. Alla scadenza, i documenti e i dati utente cancellati (per sbaglio) vengono rimossi irrimediabilmente dal cestino. Un backup salva i dati secondo i seguenti termini:

  • Dati cancellati in SharePoint Online e OneDrive: se si eliminano documenti dallo spazio di archiviazione cloud di Microsoft, questi vengono spostati nel cestino. Da lì possono essere ripristinati per un certo periodo di tempo, di solito nell’arco di 90 giorni.
  • E-mail cancellate in Exchange Online: la posta che viene spostata nella cartella degli elementi «cancellati» vi rimarrà tra i 14 e i 30 giorni max.
  • Dati di utenti cancellati: rimangono memorizzati per 30 giorni e in seguito vengono cancellati.

I dati più vecchi cancellati possono essere ripristinati solo da un backup. Ciò vale anche se desiderate ripristinare allo stato precedente l’intera posta in arrivo di un collaboratore. Quindi, assicuratevi che un backup automatico dei dati salvi regolarmente le informazioni importanti dalla posta elettronica, dall’ERP, dagli strumenti di collaborazione, ecc. In tal modo, è possibile ripristinare importanti dati aziendali anche mesi dopo la perdita.

È fondamentale eseguire un backup capillare

Il modo più sicuro per archiviare i vostri dati aziendali a lungo termine è eseguire il backup. L’ideale è che quest’ultimo avvenga in modo automatizzato e anche nel cloud. Ciò significa che i dati vengono salvati a intervalli regolari senza il bisogno di alcun intervento.

Esistono diversi fornitori di backup basati su cloud, anche svizzeri. La durata di conservazione, la periodicità di backup e la quantità di dati sono scalabili. I costi vengono solitamente calcolati sulla base della prestazione fruita.

Che siate vittime di un attacco ransomware, che la vostra infrastruttura venga danneggiata dall’acqua o dal fuoco o che i vostri dati cloud finiscano per sbaglio nel cestino, è possibile in tutti questi casi far ripristinare singoli elementi o interi server. Ciò garantisce pertanto una buona protezione contro la perdita di dati.

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