Riorganizzare la vostra azienda in tre fasi
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Riorganizzare la vostra azienda in tre fasi

L’analisi SWOT (Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats) è uno strumento di analisi semplice ed efficace che consente di fare il punto della situazione generale dell’azienda, considerandone i punti di forza e debolezza, le opportunità rispetto al mercato in cui si sviluppa e i relativi rischi.

Non esistono regole ufficiali per condurre tale analisi e il metodo che vi suggerisco di seguito è quello che ho utilizzato fino a oggi per i miei progetti. Soprattutto, non abbiate paura di sperimentare, ad esempio cambiando l’ordine dei punti, poiché non esiste una ricetta universale.

L’obiettivo dell’analisi SWOT è di compiere una panoramica a 360° dell’azienda, identificando e analizzando tutti gli aspetti importanti, sia positivi sia negativi, dei quattro ambiti suddetti al fine di ottenere una visione obiettiva dell’attività. È quindi importante svolgere questo esercizio in gruppo, coinvolgendo tutti gli altri membri della direzione, al fine di evitare che l’analisi si limiti a riflettere unicamente la vostra opinione personale.

Fase 1: fare un inventario

Iniziate l’analisi facendo un inventario di tutto quanto vi viene in mente relativamente ai quattro punti descritti. Durante questa fase, limitatevi a creare un elenco: l’analisi sarà svolta nella fase successiva.

Date ai partecipanti 5-10 minuti per consentire loro di scrivere le proprie note individualmente, quindi condividete le idee su un grande foglio di carta suddiviso in 4 zone.

FORZE DEBOLEZZE
OPPORTUNITÀ RISCHI

Forze

I punti di forza descrivono le caratteristiche positive, tangibili e intangibili della vostra azienda. Si tratta di forze interne, sulle quali esercitate un controllo: cosa fate particolarmente bene? Quali sono le risorse di cui disponete? Quali sono i vostri vantaggi rispetto alla concorrenza?

Per aiutarvi nella stesura dell’elenco, potete passare in rassegna i diversi settori: produzione, marketing, finanze, risorse umane, direzione. Includete le risorse offerte dai vostri collaboratori: competenze tecniche, formazione, reputazione, contatti. Non dimenticate i beni tangibili dell’azienda come il capitale disponibile, l’attrezzatura per la produzione, la clientela, i canali di distribuzione, i diritti intellettuali, i processi sviluppati, eccetera.

Debolezze

Elencate quindi i punti deboli della vostra azienda: quelli che sono sotto la vostra sfera di controllo e che mettono in pericolo i vostri vantaggi competitivi. In quali settori dovete migliorare se volete essere in grado di recuperare terreno sul vostro principale concorrente?

Tra le debolezze si riscontrano spesso mancanza di competenza in un particolare campo, risorse economiche insufficienti per sostenere determinati progetti, difficoltà nel reclutare specialisti, una gamma di prodotti che non è più al passo con la realtà del mercato, un problema di prezzi o la cattiva situazione geografica di un’impresa.

Opportunità

Le opportunità sono fattori esterni che permettono alla vostra azienda di esistere e svilupparsi. Quali sono gli sviluppi esterni che possono essere favorevoli e da cui sperate di trarre vantaggio?

Le opportunità possono riflettere la crescita di un mercato, i cambiamenti di uno stile di vita oppure i cambiamenti legislativi. Se possibile, cercate di posizionare le opportunità in un quadro temporale: sono continue o limitate a un momento ben preciso (una finestra di opportunità)? Le opportunità sono esterne all’azienda, fuori dal vostro controllo. Se identificate opportunità interne, classificatele tra le “forze” di cui sopra.

Rischi

Quali sono i rischi che gravano sulla vostra azienda? I rischi comprendono i fattori di pericolo esterni. Non avete il controllo diretto su di essi, ma potete creare strategie per rispondere alla loro eventuale concretizzazione.

Un rischio è una tendenza sfavorevole, uno sviluppo che potrebbe portare alla diminuzione dei profitti. La concorrenza, esistente e potenziale, è sempre un rischio. Altri rischi, ad esempio, comprendono sensibili aumenti di prezzo dei fornitori, un nuovo quadro legislativo che complica la vostra attività, un cambiamento nelle abitudini dei consumatori, una campagna mediatica sfavorevole oppure l’obsolescenza dei vostri prodotti. Certo, una parte di questi elementi è frutto di ipotesi ma è comunque importante compilare questo elenco con cura e annotare tutti i fattori di rischio al fine di acquisire una reale visione d’insieme.

Fase 2: attribuire un valore agli elementi identificati

Considerate ciascuno degli elementi identificati e assegnate loro un voto da 1 a 10, dove 1 significa poco importante e 10 molto importante. Sommando i punti, potete così vedere quale delle quattro categorie è quella predominante: la vostra azienda ha più punti di forza o di debolezza? Più rischi o più opportunità?

Fase 3: sviluppare un piano d’azione

Il vero valore dell’analisi SWOT si trova in questa analisi finale che confronta i diversi elementi, consentendo così di identificare le opportunità più importanti e i problemi più urgenti. Come sfruttare i vostri punti di forza per trarre vantaggio dalle opportunità identificate? Come migliorare i vostri punti deboli? Quali strategie mettere in atto per premunirsi contro i rischi identificati nel caso si concretizzassero?