Dalla sua fase pilota e sperimentale, in molte aziende l’Internet of Things (IoT) si è evoluto fino a diventare una tecnologia rilevante a livello strategico. Hanspeter Groth, Industry Leader del settore Manufacturing di Swisscom, presenta i risultati dello studio di MSM «Internet of Things come game changer» e mostra quali sono i settori nei quali la tecnologia è particolarmente rilevante per le aziende svizzere del settore manifatturiero.
Hanspeter Groth, tra le aziende intervistate una su tre considera l’internet delle cose un’enorme opportunità per promuovere l’innovazione nei prodotti e nei servizi. Quali sono secondo Lei i principali vantaggi per il settore manifatturiero?
Digital Manufacturing Services
I leader del settore hanno aumentato la loro produttività fino al 90% grazie alla trasformazione digitale. Gli esperti Swisscom vi supportano nella digitalizzazione della produzione.
L’internet delle cose offre numerosi vantaggi alle aziende manifatturiere , sia a livello interno, sia all’esterno dell’azienda. A livello interno, grazie all’IoT l’azienda può produrre eliminando l’uso della carta o riducendo lo spreco di carta, come ad esempio accade alla Früh Verpackungstechnik AG. A livello esterno, la tecnologia viene impiegata per lo sviluppo di prodotti smart e per la servitizzazione: i prodotti intelligenti generano dati che vengono ulteriormente elaborati con strumenti di analisi per ottimizzare il vantaggio per i clienti e la loro esperienza con il prodotto. Con l’IoT si possono adottare anche nuovi modelli di business come il pay-per-use.
All’interno di un’azienda, in quale settore della produzione c’è un maggior potenziale per l’IoT?
Nella maggior parte delle aziende, il potenziale della digitalizzazione è molto più grande nella produzione (shopfloor) rispetto al settore IT (topfloor), dove prevalgono normali software come le soluzioni ERP, CRM o PLM. I processi di produzione sono spesso caratterizzati da interruzioni nel flusso delle informazioni e sono lunghi e complicati. Molte aziende sono quindi ancora molto lontane da una produzione a ridotto uso di carta. Spesso i collaboratori addetti alla produzione non dispongono di una postazione di lavoro digitale, con la conseguenza di una scarsa efficienza nella produzione. L’internet delle cose può contrastare questa tendenza integrando nel processo produttivo persone, macchine, cose e sistemi: così si riducono i tempi morti e aumenta la produttività.
Le aziende che si interessano di Internet delle cose devono confrontarsi anche con le tematiche relative ai dati. Quali sono gli aspetti fondamentali in questo ambito per le aziende manifatturiere?
Più cose vengono collegate in rete, più dati si accumulano. Si tratta di dati molto diversi ed eterogenei, a seconda della loro provenienza: ad esempio se provengono da sistemi ERP, da dispositivi IoT o da macchine di produzione nello shopfloor. Non basta archiviarli in un data lake, che poi si trasforma in una palude di dati. Per riuscire a generare valore aggiunto nel lungo termine con questi dati, è fondamentale un piano unitario di gestione dei dati che derivi dalla strategia aziendale e sia adottato in modo coerente.
L’accesso a grandi quantità di dati, oltre a un piano per la loro gestione richiede anche un confronto strategico con il tema dell’architettura IT. A questo proposito, cosa dovrebbero tenere presente le aziende manifatturiere?
La conservazione dei dati in un cloud, on-prem o in una soluzione ibrida dipende fortemente dallo specifico caso d’uso e dai presupposti e requisiti e tecnologici dell’azienda. I criteri come la quantità di dati, il tempo di latenza e la disponibilità dei servizi sono importanti per poter valutare quale sia la soluzione più adatta. Ad esempio, per un’azienda che gestisce sedi internazionali e utilizza dati su scala mondiale in tempo reale, come Geobrugg AG, una soluzione cloud è la scelta giusta.
Quale consiglio pratico può dare a un’azienda che nei prossimi mesi intende affrontare attivamente l’IoT?
Non dovrebbe essere la tecnologia a fare da traino, bensì la strategia aziendale. Le aziende devono chiedersi dove l’IoT può portare maggiori vantaggi per la loro attività. Per trovare una risposta e ricavarne una strategia, consiglio di affrontare con un approccio lungimirante tutti gli aspetti dell’attività aziendale, dallo sviluppo dei prodotti alla gestione integrata della catena di fornitura della produzione fino all’erogazione dei servizi e allo smaltimento. L’implementazione dovrebbe poi avvenire a passi piccoli e semplici, ad esempio con l’aiuto di un prodotto minimo funzionante o minimal viable product (MVP) o di una prova di fattibilità o Proof of Concept (PoC).
Studio di MSM «Internet of Things come Game Changer»
Nello studio di MSM (in inglese) potete scoprire in che modo le aziende svizzere percepiscono che l’Internet of Things sia una tendenza in ambito tecnologico e commerciale e quali sono gli effetti che si aspettano nei prossimi mesi.