Esistono diversi modi per valutare il valore di un’azienda. Che si tratti di un acquisto effettivo o di una partecipazione, il momento decisivo è sempre quello delle trattative. Molto è lasciato al fiuto e all’esperienza.
Tuttavia, esistono metodi concreti per fare una stima del valore di un’azienda.
I professionisti sanno che confrontando i risultati di questi diversi metodi, si può giungere a delineare con sufficiente precisione il profilo dell’azienda. Abbiamo elaborato i calcolatori corrispondenti a due dei metodi più diffusi.
Metodo del valore di rendimento:
in questo caso le aziende vengono considerate come un libretto di risparmio o un investimento azionario. La domanda chiave è: quale rendimento avrà l’azienda nei prossimi anni? È migliore o peggiore rispetto a un tasso d’interesse comparabile?
Niente canone di abbonamento per sei mesi
Il «vantaggio StartUp» di Swisscom mira dritto al punto che di solito genera maggiore preoccupazione in fase di fondazione dell’azienda: il finanziamento. Con il vantaggio StartUp, i neo imprenditori hanno la possibilità di utilizzare gratuitamente per i primi sei mesi il pacchetto Swisscom con internet, telefonia, rete mobile e servizio oppure solo alcuni prodotti in esso contenuti.
Si considerano quindi gli utili previsti per gli anni successivi, con una prospettiva sul medio termine dai 3 ai 5 anni, e li si mette in rapporto con il cosiddetto tasso di capitalizzazione.
Questo tasso corrisponde alla rendita di un investimento comparabile più un premio per i rischi maggiori che caratterizzano la situazione aziendale; a questo va aggiunto un premio che tiene conto che l’attività possa essere venduta a condizioni sfavorevoli, quindi va sottratto il tasso di inflazione previsto.
Non sono inclusi i valori intrinseci dell’azienda, poiché questi servono alla realizzazione degli utili calcolati. Tuttavia: gli investimenti non necessari per l’attività vengono calcolati separatamente e poi aggiunti al valore capitalizzato.
I fattori quindi sono:
• Utile netto di esercizio conseguito (media del risultato d’impresa dei tre anni precedenti, senza le oscillazioni straordinarie e estranee all’attività) x 100
diviso per:
• Tasso di capitalizzazione (esempio: interessi obbligazioni confederali 0,5 % più premio immobilizzazioni del 2,5% più premio di rischio del 5% meno la deduzione della protezione dall’inflazione dello 0,5% = 7,5%)
Metodo del valore attivo
Questo metodo è estremamente pragmatico, in quanto tiene conto sia del valore reale che delle prospettive di rendimento di un’azienda. Da un lato si prende il valore reale, cioè l’attivo circolante e il patrimonio investito, al netto dell’onere fiscale latente. Quindi si somma anche il valore di rendimento degli ultimi due anni e si fa una media.
La formula è la seguente:
Stima dell’azienda = Valore reale più 2 x il valore di rendimento, il tutto diviso 3.
Il metodo EBIT
Questo metodo calcola il valore dell’azienda in funzione del rendimento netto prima degli interessi e delle imposte. Su questo si basano delle misurazioni di riferimento, come la moltiplicazione da 5 a 7 del valore Ebit. Questo si applica tuttavia ad aziende con rendite regolari e solide prospettive di guadagno.
Per le PMI con giri d’affari fino a 10 milioni di franchi vale il valore inferiore. Come nel caso del metodo del valore di rendimento le risorse non indispensabili all’azienda vengono valutate separatamente e sommate al valore di rendimento.
Ulteriori procedure per eseguire la stima di un’azienda: Metodo comparativo — Metodo discounted cashflow
Per saperne di più: Pascal Gantenbein/Marco Gehrig, «Moderne Unternehmensbewertung: Bewertungsziel mit Methodenmix erreichen» (Valutazione moderna dell’azienda: raggiungere l’obiettivo con un mix di metodi), in: «Der Schweizer Treuhänder»
Informazioni di base: «Stimare l’azienda e negoziarne il prezzo», Portale PMI della Confederazione Svizzera.
Foto: Hanan Cohen, «Self Portrait With a Price Tag», Flickr CC